Cronopuntura della Triorigine. Trattamento del danno cerebrale anossico. Patologia post-rianimazione.

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Cronopuntura della Triorigine. Trattamento del danno cerebrale anossico. Patologia post-rianimazione.

Bambina (nome: M.), 12 anni al momento di trattamento, nata il 4.11.2006

Diagnosi clinica: danno cerebrale anossico. Patologia post-rianimazione. Morte clinica in data  25.12.2018. 

Stato successivo alla rianimazione cardio-polmonare. Sindrome apallica (Stato vegetativo persistente: presenza delle funzioni vegetative del cervello, assenza totale di funzioni cognitive). Tetraparesi spastica. La paziente si alimenta attraverso un sondino. Tracheotomia del 10.01.2019. Miocardite acuta non specificata con infiammazione delle arterie coronarie. Infarto circolare transmurale del miocardio del 26.12.2018, cardiosclerosi post-infarto.  Insufficienza cardiaca cronica 1. Stato clinico post mortem (shock cardiogeno) del 25.12.2018.

Il trattamento con la terapia Sujok è stato effettuato in ospedale dal 30.05.2019 al 13.06.2019.

Stato iniziale.

La bambina non capisce il discorso a lei rivolto, non tiene la testa dritta, non può stare seduta da sola, non controlla le funzioni della pelvi e non segue il movimento degli oggetti. Tono muscolare spastico negli arti. Contrattura delle articolazioni del bacino, delle ginocchia e delle caviglie. La pz prova dolore quando le viene girata la testa, presenta contrattura dei muscoli del collo, dolore alla zona lombare durante il movimento dell’anca destra durante la fisioterapia (la presenza di dolore si rileva dall’espressione algica sulla faccia). Qualche volta si rileva la presenza di sangue nelle urine. 

Dal 30.05.2019 la paziente è stata trattata ogni giorno con la cronopuntura della Triorigine, unitamente alla terapia dei semi, al trattamento con il colore, alla terapia Twist e alla stimolazione dei punti di corrispondenza con l’anello di massaggio. 

La cronopuntura della Triorigine è stata applicata utilizzando la data di nascita (4.11.2006), quella del trattamento (30.05.2019-13.06.2019) e con la data di inizio della malattia (25.12.2018). Applicavo la catena di semi di fieno greco sull’articolazione del giorno corrente tutti i giorni. Inoltre per 2 giorni ho applicato il trattamento sulle articolazioni che corrispondevano alle ore 3 di mattina del 26.12.2018 – l’orario in cui, secondo quanto riferito, i genitori sono stati informati dalla sala rianimazione e hanno appreso che la bambina era clinicamente morta e sull’elettrocardiogramma si registrava un infarto del miocardio. 

Terapia con i semi: sono stati applicati semi di fagioli rossi sulla zona di corrispondenza dei reni, semi di fieno greco sulla corrispondenza del cervello e della colonna vertebrale nel sistema standard e nel sistema insetto.  

È stata effettuata la stimolazione dei punti di base con le lenticchie rosse.

Terapia con il colore: ho applicato il colore rosso sulla zona di corrispondenza del cervello e dei reni. 

Durante la prima seduta sono stati individuati dei punti estremamente dolorosi nella corrispondenza delle regioni cervicale e lombare della colonna. I muscoli della faccia e i muscoli del collo si sono rilassati. La bambina ha sorriso leggermente sollevando gli angoli della bocca.

Il giorno successivo la bambina ha cominciato a spostare leggermente da sola la testa da destra a sinistra. La mamma riferiva che il suo stato è migliorato. Durante seduta successiva, la bambina mi ha fissato con attenzione negli occhi per 10-15 secondi e le sono scese delle lacrime. La mamma ha detto che prima di quel momento la bambina non fissava con lo sguardo.

Il terzo giorno mi sono stupita grandemente quando cercavo di cambiare i semi vecchi per i semi nuovi e la bambina mi ha guardato di nuovo negli occhi con grande attenzione  per qualche secondo (un po’ più a lungo di prima) e ha fatto da sola il mudra Hetero (le punte del pollice e indice si toccavano su entrambi le mani). Dopo 20 minuti circa la bambina ha sciolto la posizione e io ho applicato i semi.

Sono una pediatra e ho visto più volte come i bambini (anche i neonati) fanno da soli i mudra. 

Il quarto giorno, dopo aver tolto i semi vecchi e aver fatto il massaggio twist, la bambina ha stretto simmetricamente con le due mani le punte del pollice, indice e del medio (io ho considerato questa azione come il mudra di tonificazione di Hetero e Neutro) e ha sorriso. Fissava lo sguardo più a lungo. 

Il quinto giorno la bambina ha toccato con la punta del pollice il punto Ho dell’articolazione del dito He. Nei giorni successivi durante le sedute non ho notato niente di simile. 

Il 4.06.2019 la bambina ha cominciato a muovere le dita dei piedi e a stirarsi al risveglio. 

Il 13.06.2019, il giorno della dimissione dall’ospedale, sono venuti i parenti con un bambino di un anno. Per 20 minuti la bambina lo fissava prestando attenzione ai rumori. Periodicamente nei suoi occhi apparivano le lacrime e sorrideva. 

Elettroencefalografia del 26.02.2019.

Conclusioni: appiattimento diffusamente marcato della attività biolelettrica del cervello su entrambi gli emisferi, vicino all’isolinea. Attività epilettica non riscontrata.

 

 

 

 

 

 

 

 

EEg del 3.06.2019. Specificità dello stato durante la registrazione: paziente cosciente, occhi spalancati. Attività di fondo disorganizzata, appiattita. Divergenze zonali non corrette, appiattite. 

Assenza di asimmetria fra gli emisferi. 

Ritmo Beta di frequenza media, ampiezza inferiore a 15 mkV, diffuso. Conclusione: EEG asincrono del livello attivo di coscienza. Attività epilettica di focolaio non riscontrata.

 

 

 

 

Ecografia dell’addome del 6.06.2019. Fegato, pancreas, cistifellea non aumentati di volume, senza alterazioni di struttura. I reni sono in posizione tipica, contorni netti. Sistema pielocalicolare non aumentato. Seno del rene sinistro addensato, nel calice superiore e inferiore si visualizzano addensamenti iperecogeni con debole ecoombra acustica del diametro di 2 mm.

Vescica: volume 157cm3. Addensamenti iperecogeni con ecoombra acustica, minimi incrementi del diametro da 4 a 10 mm. Assenza di liquido libero nell’addome. Conclusione: patologia litiasica. Calcoli nel rene sinistro e nella vescica.

 

 

La mamma non è stata informata della presenza dei calcoli nel rene e nella vescica riscontrati all’ecografia, ha letto il reperto solo dopo la dimissione perché ha ricevuto tutte la documentazione relativa alle indagini. Ho consigliato alla mamma di colorare i punti di corrispondenza dei reni e della vescica con il colore rosso e di applicare semi di fagioli e di fieno greco per sciogliere i calcoli. 

Il 25.06.2019 la mamma della bambina ha mandato la foto e ha scritto che in quel giorno i calcoli sono stati espulsi senza dolore. L’espulsione delle concrezioni continuava nelle 3 settimane successive.

Dott-ssa Ludmila Koziczkaya

Pubblicato per la prima volta in lingua originale qui: http://agon.unime.it/files/2020/03/S1406.pdf

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