Dolore alla spalla

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Dolore alla spalla

Quale potrebbe essere un protocollo per il trattamento alla spalla per un dolore spesso notturno, presumibilmente con interessamento della cuffia e dei legamenti nel sistema di corrispondenza standard?

  1. Definiamo correttamente le zone in cui ricercare la regione corrispondente alla spalla che ci interessa nella corrispondenza primaria e secondaria. Quella primaria è sulla mano sinistra per la spalla sinistra, la secondaria è sulla mano destra. Come esempio (mostrato nell’immagine), ho considerato di voler lavorare sulla spalla sinistra, indicando sia la corrispondenza primaria che secondaria. Se ci serve la spalla destra, scegliamo le zone simmetriche sul lato opposto.
  2. Una volta che abbiamo correttamente individuato la zona, con lo specillo cerchiamo i punti dolorosi facendo rotolare il manico dello specillo sulla regione interessata. Se possibile preferiamo la zona di corrispondenza in cui i punti da trattare si trovano su una regione in cui vi sia una struttura ossea sottostante per facilitare la ricerca.
  3. Stimoliamo i punti più dolorosi con lo specillo per un circa 30-40 secondi. Se il dolore alla spalla era presente prima dell’inizio della seduta, il paziente potrà già avvertire un miglioramento. Se il terapeuta può mettere gli aghi, è consigliato applicarli con l’inseritore a caduta sui punti più sensibili (anche 4-5 aghi in prossimità di uno stesso punto) e lasciarli infissi per 30 min.
  4. Se il dolore si presenta solo di notte, si consiglia di applicare un “tappeto dei semi” – da lasciare applicati durante la notte – sulle zone in cui si sono individuati i punti di corrispondenza e, se il dolore dovesse insorgere, si può apportare un massaggio deciso, pressando sui semi, per risolvere la situazione.
  5. Possiamo alternare le zone: se oggi ho trattato utilizzando il sistema secondario, domani cercherò di trattare sfruttando il sistema primario e il girono successivo magari lavorerò sul sistema insetto (linea di divisione Yin-Yang sull’articolazione interfalangea distale di qualunque dito), ecc.
  6. Se non voglio causare dolore al paziente, posso usare la terapia twist, ruotando dolcemente il dito sul quale ho proiettato la zona, nella direzione più confortevole per il paziente e tenendo il twist per 30 sec, poi 1 min, poi 2 min.
  7. Chiedete sempre al paziente di quanto si è diminuito il dolore: è il vostro modo di renderlo cosciente e partecipativo nel processo della sua guarigione.
  8. Se hai studiato il ciclo orario di massima attivazione dei meridiani, puoi anche considerare  il fatto che se il dolore si presenta allo stesso orario potrebbe trattarsi di eccesso o difetto di uno o più fra i meridiani dell’intestino crasso, del midollo spinale o dell’intestino tenue.

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